Cari genitori, nonni e simpatizzanti oggi vi proponiamo un articolo approfondito sul perché l'attività ideale per i bambini dai 3 ai 5 anni sia la PRATICA PSICOMOTORIA
prima di tutto Vi informiamo su quando partiranno i corsi di PSICOMOTRICITA' per l'anno 2018-19
gli psicomotricisti Stefano Ferro ed Elena Bello, specializzati in psicomotricità, attraverso il metodo Aucouturier, rafforzano e stimolano la crescita psichica e motoria dei bambini.
A Codroipo - partenza il primo Sabato di Ottobre
presso la palestra delle scuole elementari di via Friuli:
il Sabato dalle 10.30 alle 11.30 – 4 anni (nati nel 2014)
il Sabato dalle 9.15 alle 10.15 – 5 anni (nati nel 2013)
presso la palestra della scuole materna di via IV Novembre:
il Sabato dalle 10.30 alle 11.30 – 3 anni (nati nel 2015)
il Sabato dalle 9.15 alle 10.15 – 2 anni (nati nel 2016) - a partire da gennaio 2019
Buona lettura!!
LA
PRATICA PSICOMOTORIA
cos’è,
finalità, obiettivi specifici e
operativi
La
Psicomotricità, pratica rivolta ai bambini da 0 a 6/7 anni, parte
dall’assunto che ogni individuo è principalmente un “essere psicomotorio” (B.
Aucouturier). Fin dalla nascita, infatti, prima di esprimersi attraverso il
linguaggio, il bambino si esprime attraverso il movimento; il gioco in
particolare è l’espressione spontanea più importante del bambino appartenente a
questa fascia d’età. La pratica psicomotoria è un’attività prevalentemente di
gioco che ha come obiettivo fondamentale l’aiuto del bambino nel suo normale
percorso di sviluppo, tramite delle situazioni che gli permettono di esprimere
i propri vissuti e rielaborare le proprie emozioni e le naturali difficoltà che
incontra in questo periodo della sua vita, in un’area di gioco con la presenza
rassicurante dell’adulto.
Le
finalità della Pratica
Psicomotoria sono:
- favorire
la maturazione e il piacere di pensare
- favorire
le relazioni del bambino con gli altri (rispetto dell’altro, senso di
appartenenza al gruppo, collaborazione, capacità di progettazione)
- aiutare
e prevenire situazioni di disagio infantile
Più
nello specifico, gli obiettivi
sono:
- favorire
lo sviluppo della funzione simbolica attraverso il piacere di giocare,
agire e creare
- favorire
lo sviluppo del processo di rassicurazione in ordine alle paure funzionali
e naturali del bambino (naturali in quanto momenti di difficoltà che il
bambino incontra nel crescere, nelle varie tappe dello sviluppo,
funzionali in quanto il bambino attraverso le difficoltà e le frustrazioni
trova le strategie per superarle)
- favorire
la capacità di decentrarsi, rispetto alle emozioni e rispetto al sé e al
non sé.
Gli
obiettivi operativi di un
percorso di pratica psicomotoria sono, e devono esserlo, fissati in base alle
caratteristiche e ai bisogni delle diverse (3, 4 e 5 anni).
Il
bambino di tre anni è un essere
sensoriale che ha la necessità di manipolare per conoscere, di sperimentare il
mondo attraverso il proprio corpo ed il proprio movimento ed aprirsi così alla
comunicazione. Il proprio “io” andrà a consolidarsi tramite le sue esperienze,
possibili solamente tramite il coinvolgimento del proprio corpo, l’unica
maniera possibile per il bambino di rivolgersi verso l’esterno. Affinché il
bambino possa sperimentare è necessario che l’insieme dell’ambiente che gli si
propone si lasci modificare, che ci sia quindi la possibilità per lui di
accedere a sempre nuove esperienze.
Durante
la seduta sarà cura dell’operatore dare un senso alle azioni del bambino
tenendo presente quali sono i suoi bisogni. Pertanto, per i bambini di tre
anni, saranno sostenute e osservate le attività sperimentate dai bambini in
merito a:
-
i
giochi di rassicurazione profonda: cadute, salti, distruzione, costruzione, spostamenti
sia a terra che in piedi; riempire e svuotare, apparire e scomparire,
disequilibrio, rotolamenti, pressioni attraverso il materiale, rotture toniche.
-
il
piacere del movimento controllato (piacere sensomotorio): equilibri, salire,
scendere, arrampicarsi, lanciare, trasportare oggetti.
-
il
gioco simbolico (che per il primo periodo sarà pre-simbolico)
-
la
rappresentazione (ultima parte della seduta). Il bambino sarà in grado di
sperimentare la costruzione con i legni, il modellare, il disegnare.
Il
bambino di quattro anni si trova in
una fase intermedia, in un periodo in cui è coinvolto nell’esperienza tramite
il suo corpo ma in cui, nello stesso tempo, va consolidandosi rapidamente il
proprio “io”, la rappresentazione di sé diventa sempre più cosciente, il suo
movimento si fa via via più sicuro e consapevole. E’ in un momento di
“onnipotenza”, in cui egli ritiene che tutto sia possibile: appare sempre più
spesso la provocazione, la sfida verso tutto ciò che gli sta attorno, compreso
l’adulto. In questo periodo il bambino prova “fino al limite”.
Il
bambino di questa età ha bisogno di un ambiente che gli dia sicurezza tramite
il riconoscimento. Durante la seduta sarà compito dell’operatore creare le
condizioni affinché il bambino abbia la
possibilità di soddisfare i propri bisogni per raggiungere un obiettivo
importante di questa età: l’apertura alla comunicazione, che diventa un indice
di maturazione e di avvenuto inizio del percorso che porterà il bambino verso
la tappa del decentramento. Saranno sostenute le attività in merito a:
-
i
giochi di rassicurazione profonda: distruzione – costruzione, spostamenti, il
salto, caduta, disequilibri, lo sprofondare, pressioni, dondolii.
-
il
piacere del movimento controllato (piacere sensomotorio): saltare, arrampicarsi,
salire, scendere, tirare, spingere, capovolgersi, avvolgersi per scomparire e
poi riapparire, strisciare proni e supini, passare dal materiale duro al
materiale morbido, ricerca dell’equilibrio.
-
il
gioco simbolico: assunzione di ruoli, uso simbolico degli oggetti, ripetitività
dell’uso simbolico degli oggetti e dell’assunzione dei ruoli, creazione
simbolica di spazi, possibilità di usare il materiale adeguato all’età ed ai
principi della pratica psicomotoria.
-
nel
momento della rappresentazione i bambini di quattro anni potranno sperimentare
la costruzione don i legni, la pittura e il disegno, il modellare, il
verbalizzare.
Il
bambino di cinque anni è un essere
in cui è iniziata una vera e propria maturazione affettiva. E’ ora in grado di
sopportare momenti di attesa e di proiettare in un tempo futuro il suo
desiderio. La sua maturazione gli permette la creazione di immagini mentali e
tramite queste la capacità di sopportare e colmare la “perdita” (temporanea)
dell’oggetto di piacere. Sta raggiungendo l’importante tappa del decentramento:
è in possesso di una buona rappresentazione di sé e quindi riconosce l’altro
come differente da sé. Può conoscere i dati del mondo esterno, della realtà che
lo circonda, dell’oggetto, dello spazio e del tempo. Ha le potenzialità di
accedere alle associazioni, ai paragoni, all’analisi e alla sintesi.
Durante
la seduta, le possibilità e i bisogni verranno soddisfatti e consolidati
tramite le esperienze di:
-
piacere
sensomotorio: cadute, costruzioni e distruzioni, spostamenti, ricerca di
equilibrio e disequilibrio in tutte le sue forme, il salto, la corsa,
arrampicarsi, tirare ed essere tirati dall’altro tramite l’oggetto.
-
il
gioco simbolico: uso simbolico dell’oggetto che assume diverse configurazioni e
si adegua alla “storia” che il bambino sta vivendo; creazione simbolica di
spazi.
-
la
distanziazione – rappresentazione: costruzione con i legni, pittura, ritaglio e
incollatura, disegno, giochi con regole, verbalizzazione.