Vi presentiamo Luca Mestroni, atleta paralimpico dell'ASD Atletica 2000, affetto dalla sclerosi multipla.
E' Lui che ci racconta la propria emozionate storia di vita su come si possa gestire una dura e difficile malattia ed esser esempio di vita per tutti noi:
"Dieci anni di sclerosi
multipla e non sentirli. Beh, non è esattamente la verità!
Questo
mondo ti travolge ancora di più quando si manifestano le ricadute che,
nel mio caso, sono state piuttosto cupe e destabilizzanti. Per uno come
me, appassionato di vita all'aria aperta, di sport e di lunghe camminate
in montagna, subire dei blocchi totali alle gambe che sono durati un
paio di mesi e che si ripresentavano con puntualità ogni 7-8 mesi, è
stato psicologicamente provante e opprimente.
Fortunatamente queste
défaillance fisiche sono pian pianino rientrate anche se hanno lasciato,
ogni volta, dei leggeri strascichi.
Mi sentivo come l'antennina di una
chiocciola che si ergeva continuamente ma doveva ritirarsi
repentinamente traumatizzata perché un bambino dispettoso sopra di lei
era pronto, ogni volta, a schiacciarla con il suo ditino. Faccio questo
paragone perché da piccolo, questo giochino, l'ho fatto diverse volte
anch'io!
Da "giovane" (di anni ne ho 46) giocavo a calcio. Facevo lo
stopper. Tecnicamente piuttosto scarso per i piedi poco gentili
sopperivo a questa lacuna con la grinta e determinazione e più il
centravanti da marcare era forte maggiore foga agonistica ci mettevo.
Ecco! Decisi di comportarmi nei confronti di questa malattia che mi sono
trovato di fronte con questo approccio, reminiscenza del mio passato
sportivo. Cercai cure alternative (ce ne sono parecchie e pure efficaci)
impegnandomi e documentandomi e cominciando a compiere piccole imprese
sportive. Come percorrere in solitaria i 220 km del tratto della Via
Francigena da Fidenza a Lucca, scavalcando gli Appennini in dieci
giorni.
E così sono di
nuovo tornato a fare parte di questa compagine atletica grazie anche
all'interessamento di Matteo Tonutti. Mi ritengo piuttosto fortunato perché la
maggior parte di altre persone con la mia malattia non riesce a fare
quello che sto facendo io a livello di sport ma penso anche che con la
determinazione, l'ottimismo e un pizzico di follia si possa ovviare un
po' alle limitazioni della sclerosi multipla. Noi malati viviamo
perennemente con uno zainetto addosso. A volte è leggero e sopportabile,
in altre situazioni ti taglia le spalle e ti appesantisce fino allo
sfinimento.
Il 1° giugno su invito di Atletica 2000 ho gareggiato a Codroipo in
pista sui 5.000 metri nella MezzoFondo Party. Sono arrivato buon ultimo
ma ci ho messo l'anima nell'affrontare quei giri di pista! Più
dignitosa la mia presenza nel Trail dei Cramars di Vinaio, lo scorso 12
giugno. 19° all'arrivo (su oltre cento partecipanti) dopo 24 km in
montagna e 1.200 metri di dislivello da superare. Gli ultimi 3 km (pur
in discesa) sono stati devastanti ma, sul fil di lana, ho recuperato
forze inattese e nascoste sprintando e superando il concorrente
montanaro che mi precedeva di pochi metri nelle ultime battute della
corsa.
Sono ritornato e voglio rimanerci il più possibile!"
Luca

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