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Veder crescere sportivamente – ed emergere a
livello nazionale e non solo – atleti e atlete nati nel proprio vivaio, o che hanno condiviso con la società parte del loro percorso
sportivo, è una soddisfazione non da poco. Se a ciò si aggiunge il fatto che tra i 500 soci ben 300 sono agonisti – tra le categorie
giovanili fino ai master, compresa la sezione paralimpica –, ben si capisce l’orgoglio che traspare dalle parole di Matteo Tonutti, direttore sportivo
dell’Asd Atletica 2000 di Codroipo e delegato regionale Fispes-Federazione Italiana Sport Paralimpici
e Sperimentali. Sono tanti,
infatti, i “figli” della società friulana che in questo periodo stanno salendo alla ribalta della
cronaca sportiva. «Per alcuni – il fatto che ciò accada nell’anno olimpico –, fa
davvero ben sperare», dice senza giri di parole Tonutti.
Il riferimento è a Luca Campeotto, classe 1988, originario di Teor. Il velocista, a cui sono state
amputate entrambe le gambe quando aveva appena 3 anni– a causa di un incidente mentre era nei campi col
padre – si è formato sulla pista dell’Asd. Già Nazionale – le sue specialità 200 e 400 metri – ha il Giappone nel mirino e a ragione, visto il sesto tempo sui 400 metri ai
Mondiali Paralimpici di Dubai.
La speranza di
staccare il pass per le Paralimpiadi è condivisa anche da Ruggero Marchetti che ha tutti i “numeri” per
riuscire a volare a Tokyo con la maglia della Nazionale di San Marino. Di recente, il sammarinese, classe 1992 – allenato dalla friulana originaria di Torreano di Cividale, Paola
Carinato – con i colori dell’Asd codroipese, ha conquistato il titolo italiano sui 60 e 200 metri indoor
paralimpici e un argento nei 400.
Insomma, i
motivi per immaginare un pezzetto di Atletica 2000 (società guidata da Piergiorgio Iacuzzo) prossimamente sulla pista di Tokyo, non mancano.
E guardando al futuro di certo c’è un traguardo olimpico – anche
se non imminente – pure nei sogni di due giovanissime atlete. «Sono nate nel nostro vivaio – racconta Tonutti –; in Italia e nel mondo
hanno acquisito una tale padronanza da emergere prepotentemente nelle rispettive discipline».
Si tratta di Costanza Donato, classe 2000,
codroipese (vive a Padova dove studia e si
allena), e della 25enne Sintayehu Vissa (per tutti Sinta), la
velocista di origine etiope che per meriti sportivi “studia” negli
Stati Uniti, dove è portacolori della Ola Missisipi University. Tutte due, prima di spiccare il volo
verso altre società, sono state allenate dal tecnico targato “Atletica 2000”
Cornelio Giavedoni.
Costanza, illustra il
direttore sportivo, «già vice campionessa allieve con i nostri colori, oggi con la Bracco Atletica,
squadra
leader in ambito femminile, è sbocciata tra la scorsa e l’inizio di questa stagione imponendosi, a
soli 20 anni, tra le più importanti velociste e ostacoliste d’Italia». Nella
stagione indoor, appena iniziata, ha esordito nei 60 mt con l’ottimo tempo di 7’’41 – è di 7’’31 il tempo dell’olimpionica Siragusa –,
risultando ad oggi la seconda velocista del Paese; sui 60hs indoor si è aggiudicata il quinto posto nelle graduatorie nazionali col tempo di 8’’35. «Costanza è la
più
veloce
tra le ostacoliste in Italia e avendo solo 20 anni e potendo affinare ancora la tecnica, è davvero una speranza per la Nazionale italiana».
E poi c’è Sinta.
Di recente, a Nashville, per la prima volta ha corso il miglio – corrisponde a 1609 metri –, durante
una sfida tra team universitari. Ha tagliato il traguardo davanti a tutti
con 4’40’’99. «Un tempo che varrebbe un record regionale abbassato di 20 secondi, la miglior prestazione italiana del 2021 e una proiezione
sui 1500 metri outdoor sui 4’20’’, ovvero tra le prime assolute in Italia»,
spiega Tonutti. E poi c’è quel 2’06’’45 sugli 800 metri dell’atleta-studentessa partita da
Pozzecco (dove abita la sua famiglia adottiva) che risulta il terzo tempo assoluto in Italia.
C’è una terza
atleta passata per Codroipo – quando militava nella categoria esordienti e allieve, scoperta
dall’allenatrice Chiara Grossuttti – oggi ai vertici. È Angelika Elzbieta Wegierska di origine polacca, al momento seconda in Italia nei 60
ostacoli indoor.
«Per tutti
questi atleti il passaggio nella nostra società friulana è stato di buon auspicio – commenta Tonutti –; e ora
facciamo
il tifo perché vinca il migliore».
Monika Pascolo
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