domenica 3 maggio 2020

L'INIZIO DI UNA LUNGA CORSA - Racconto di Paola Carinato -#restiamouniti


Quando un professore diventa un maestro? Quando il solco che lascia dentro di noi diventa  motivo di emulazione e quindi non solo di miglioramento personale, ma costruzione di un "attorno a SE" tale da darsi in funzione di un sistema ben più complesso del singolo. Non che il momento del miglioramento interiore non sia importante, ma se ciò non viene portato all'esterno per costruire qualcosa di più bello e buono, rimane come un bocciolo che non diventa fiore. Una potenza senza atto. Paola Carinato ci racconta del fiore che è sbocciato in lei dopo l'incontro con il Prof, pardon, con il Maestro Colle.

Matteo Tonutti
D.S. ASD Atletica 2000

Sento ancora squillare il telefono in quel freddo sabato pomeriggio di gennaio del 1986 nella casa di Torreano di Cividale. “Pronto Carinato, sono il Prof. Abbiamo l’intenzione di partecipare ai CDS di corsa campestre ad Almè con la squadra femminile, ci sei ? Quel ci sei, detto dal Prof Colle, non era una domanda bensì un’affermazione. 
Da quando avevo iniziato a frequentare l’Università di Trieste, mi allenavo con la squadra della Libertas Banca del Friuli. Il Prof ci portava il pomeriggio sulle colline fuori Udine e facevamo ripetute su per le colline di Fagagna.  Era il mio primo appuntamento importante come mezzofondista. Avevo vent’anni ed esperienza pari a zero. Avevo tanta volontà di diventare forte e mi allenavo a Trieste durante la settimana e il fine settimana in pista a Udine. Estate come inverno, percorrevo i 6km in bicicletta da Torreano a Cividale per poi prendere la littorina fino a Udine, poi il bus dalla stazione fino al Campo di Paderno. A volte, mi allenavo con dei pezzi da novanta :  in squadra, quell’anno, entrò Manuela Di Centa e c’era anche  Rosanna Debegnach. Altre volte, ero sola con il Prof che mi prendeva i tempi all’arrivo. L’immancabile sigaretta in una mano e il cronometro nell’altra. Era un rapporto di gran rispetto e stima. Mi insegnò non solo a correre, ma a costruire le gare un passo alla volta.
“Paola, ci sei ? Partiamo il sabato da Udine e alloggiamo a Bergamo, ripartiamo dopo la gara. Sarete tu, Manuela e Rosanna.” “Prof, ma è sicuro di aver convocato proprio me? Non sono ancora così forte.” “Tu non ti preoccupare, l’importante è che tu finisca la gara. L’obiettivo è arrivare in fondo. FACCIAMO SQUADRA”. Quel facciamo squadra per arrivare in fondo, mi lasciava uno spiraglio, a me studentessa-atleta ancora a digiuno di gare importanti.
Quell’esperienza competitiva fu per me allo stesso tempo esaltante e stimolante. Le ragazze mi integrarono e ricordo ancora Manuela, nel box di partenza che mi spiegava come partire bene per non rimanere imbottigliata nel gruppo delle concorrenti. Tra le urla del pubblico all’arrivo, risuonano gli incitamenti delle mie compagne di squadra, del prof e del dirigente societario. 
La nostra squadra  ottenne l’ottavo posto. Da allora, e come allenatore, mi è rimasto questo atteggiamento di inclusione e ogni volta dico ai miei atleti : “ Non ti preoccupare del risultato. Fai in modo di dare il meglio di te stesso perchè è quella la tua medaglia”. 
Grazie Prof.

Paola Carinato


Nessun commento:

Posta un commento

via Friuli 16/b– 33033 Codroipo (UD) - asdatletica2000@gmail.com - www.atletica2000.it

Archivio blog